Sintesi dell’incontro pubblico di venerdì 30/03/2012 presso
l’auditorium S. Salvatore piazza Vittoria Martellago
Il Presidente Azzolini ha introdotto l’incontro, con una
breve descrizione dell’attività del comitato, quindi spiegando le finalità
dell‘incontro:
1-Informazione sugli atti amministrativi del procedimento
che ha visto decretare il progetto preliminare del Casello di Martellago
Scorzè, il successivo avvio del procedimento;
2-informazione sulle variazioni intervenute sul progetto
pubblicato lo scorso 21/01/2011,;
3-evidenza delle incongruenze, criticità e nodi
problematici;
4-intervento dell’ex Sindaco di Villaverla (VI) dott, Bicego
E. attore del ricorso contro il cantiere della Pedemontana Veneta;
5-verifica delle ulteriori possibilità di intervento a
disposizione dei cittadini per contrastare o chiedere modifiche, integrazioni,
revisioni o aggiunte al progetto; conclusioni.
Gli interventi successivi di Bruscagnin e Anoè hanno messo
in evidenza le caratteristiche sostanziali del progetto preliminare
ufficializzato con decreto n. 539 del 19/12/2011 e pubblicato sul bollettino
ufficiale il 20/01/2012; lo stesso è reso oggetto dell’avvio del procedimento
pubblicato in data 10/02/2012 finalizzato alla redazione del progetto
definitivo. Successivamente ai progetti già pubblicati si registra la stipula
di un accordo programmatico che modificherà sostanzialmente il tracciato dei
collegamenti a est del casello con la SR245 e la SP 39, introducendo, nel
tratto tra il casello e la SR245, intersezioni a raso per mezzo di rotatorie
con tutta la viabilità locale incrociata dalla nuova arteria (via Canove, via
San Paolo, via Ponte Nuovo, via Morosini); mentre per quanto riguarda il
collegamento con la SP39 sarà disegnata una nuova bretella, originata dalla
medesima rotatoria est, disposta a lato della corsia d‘immissione e poi lungo
l‘autostrada stessa fino ad intersecare la strada provinciale con una rotatoria
proprio dove quest‘ultima sovra passa l‘autostrada.
Particolare attenzione è rivolta negli interventi alle
motivazioni poste alla base di queste modifiche ed nello specifico sugli studi
dei flussi di traffico simulati dalla società Passante di Mestre che, in
qualche modo, dovrebbero giustificare le variazioni apportate con l’accordo
programmatico sottoscritto dai sindaci di Scorzé, Martellago e dal Commissario
Vernizzi.
Ancora si è ribadito come i dati forniti dagli stessi
progettisti dell’opera non sono verosimili, né sono congruenti e riportano una
stima alquanto discrezionale della realtà viabilistica attuale e futura. Non
solo, le novità proposte dagli atti ufficiali appena pubblicati, descrivono una
sequenza di prescrizioni, tutele, obblighi da rispettare, asservimenti ecc. che
trovano l’unica ragion d’essere nella problematicità della localizzazione prescelta
e nell’assurda struttura progettuale a doppia barriera di esazione con scavalco
dell’autostrada proprio dove questa passa sul fiume Dese.
Il dott. Bicego nel suo intervento ha spiegato le
motivazioni del ricorso presentato contro il progetto e la cantierizzazione
della Pedemontana Veneta promosso dal comune di Villaverla, pesantemente
penalizzato dalla localizzazione dell’opera.
Come per il Casello di Martellago - Scorzé, non è in
discussione la costruzione di un’opera che avrà comunque una utilità bensì le
scelte sulla localizzazione e le lacune progettuali. Le similitudini con il
procedimento di cui ci occupiamo sono molte e perlopiù determinate dalla
medesima direzione commissariale che imperversa nel procedimento amministrativo
con il quale le opere in questione sono pensate, progettate e realizzate.
Dopo un significativo seppur contenuto dibattito, il
comitato illustra quali possono essere gli scenari possibili di fronte alle
decisioni del Commissario:
- Il progetto non ci convince ma pensiamo che non ci sia alcuna possibilità di ottenere delle modifiche
- Pensiamo che sia conveniente presentare osservazioni e richieste di modifica al Sindaco e al Commissario ognuno per suo conto. Sperando ….
- Pensiamo che sia necessario sostenere una diversa soluzione progettuale perché solo in questo modo sarà possibile una migliore tutela del nostro territorio, una migliore organizzazione della viabilità per tutti, il rispetto delle esigenze legittime dei residenti.
Il comitato ovviamente ritiene di dover proseguire nelle
iniziative per portare alla modifica del progetto, prospettando la possibilità
di un ricorso al TAR nel caso il progetto non tenesse conto delle modifiche
richieste.
Il ricorso al TAR è
possibile perché:
1)
L’emergenza Socio-Economico –Ambientale della viabilità
di Mestre si è risolta con l’apertura del Passante nel febbraio 2009.
2)
In assenza di oggettive motivazioni non possono essere
prorogate le Ordinanze Ministeriali di proroga dell’emergenza e del regime
commissariale.
3)
Le rilevanti modifiche già decise al progetto
preliminare devono essere oggetto di ulteriore procedimento di Valutazione di
Incidenza Ambientale.
4)
Il progetto definitivo sarà profondamente diverso dal
preliminare e pertanto potrà essere oggetto di ricorso indipendentemente dal
procedimento precedente.
Il comitato pro complanare è disponibile ad incontrare tutti
coloro che desiderano informazioni sull’istruzione di un ricorso a TAR per
ottenere ragione delle evidenti distorsioni e lacune collegate al progetto.
Si ringrazia tutti coloro che hanno partecipato all’incontro
e contribuito alla crescita culturale, democratica e civile del nostro
territorio.
Per informazioni scrivete a complanare@gmail.com
oppure telefonicamente al n. 3281003419 o 3336348586.